Educazione e Libertà: Il delicato equilibrio tra diritti e responsabilità nella scuola

La scuola è uno spazio dove si incrociano diversi diritti costituzionalmente garantiti e che sono attribuiti al corpo docente e agli studenti.

Essi sono accompagnati da altri diritti che spettano ai genitori responsabili dei figli minorenni e che devono contemperarsi e mettersi in relazione gli uni con gli altri. Sia i genitori che i professori hanno doveri educativi verso le ragazze ed i ragazzi che a loro volta hanno il diritto di ricevere una formazione che sia maggiormente rispondente alle loro inclinazioni personali e attitudini.

È, dunque, di estrema importanza stabilire con chiarezza il perimetro di azione di ognuna delle figure coinvolte, tenuto conto della diversa posizione che occupano e della delicatezza del metodo e del contenuto educativi scelti.

La Libertà di Insegnamento e i Limiti Giuridici

Il decreto del presidente della Repubblica del 1974 regola tuttora lo statuto giuridico del docente e l’art. 1 prevede “Nel rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola stabiliti dalle leggi dello Stato, ai docenti è garantita la libertà di insegnamento”. Esso trova la sua forza nell’art. 33 Costituzione per cui “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”. L’esercizio di tale libertà promuove, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità̀ degli alunni. Tale azione di promozione è attuata nel rispetto della coscienza morale e civile degli alunni stessi”. 

Questo combinato di norme mette in luce che nessuna autorità possa imporre al docente dei limiti su come esercita la sua funzione educativa che significa libertà nella scelta dei materiali didattici, nella scelta dei contenuti e nel metodo di insegnamento purchè chiaramente non siano in contrasto con la legge.

Il Ruolo Emotivo del Docente nell’Educazione

Il docente, tuttavia, non trasmette solo nozioni, ma entra anche nella sfera psicologica ed emotiva degli allievi e qui è la parte più delicata nello stabilire come possa svolgere questo ruolo senza violare i diritti delle studentesse e degli studenti. Non è sempre facile trovare una risposta univoca, ma certo ci sono dei paletti insormontabili, come il rispetto della libertà e dell’autonomia dei giovani allievi, non usare metodi coercitivi che creino delle forzature cercare, per dirla con una unica espressione, strade che realizzino il superiore interesse formativo dello studente e della studentessa.

La discrezionalità di cui godono i docenti nel valutare i nostri ragazzi è diversa da un’arbitrarietà che non è ammessa proprio perché significherebbe restringere, in maniera inaccettabile i diritti fondamentali che non giova ai loro legittimi titolari e alle Istituzioni nel loro complesso.

Soluzioni Giurisdizionali in Ambiente Scolastico

Lo stato ha predisposto degli strumenti giurisdizionali per sanare le situazioni di rottura, ma certo queste strade non sono auspicabili proprio nei luoghi in cui si dovrebbe insegnare il rispetto delle regole e apprezzarne il valore di convivenza che garantiscono.